Per contrastare l’eutanasia non serve scomodare il Papa: basta citare Giacinto Pannella. Ma sì, proprio lui, Marco, lo storico leader radicale, il grande vecchio del fronte libertario. Forse non tutti sanno, infatti, che qualche decennio fa il Nostro non era esattamente dell’idea di oggi e, a proposito della cosiddetta “dolce morte”, dichiarava: «E l’eutanasia per quando?, m’è stato chiesto in un recente dibattito sull’aborto. Deluderò i nemici in agguato e amici impazienti, ma io sono contro. Nessuno ha il diritto di compiere la scelta della morte dell’altro finché in chi soffre e fa soffrire ci sia un barlume o la speranza di un barlume, di volontà o di coscienza» (L’Espresso, 1/2/1975).
Se qualcuno per strada vi chiedesse la firma per l’eutanasia legale, potete dunque rifiutare, se siete pro-life, affermando che la pensate esattamente come il mitico leader dei Radicali. Semmai, potete aggiungere, è Pannella che non la pensa (più) come Pannella. Ma anche su questo, in realtà, meglio andarci piano. Meglio cioè evitare giudizi che escludano a priori la possibilità di un cambiamento in extremis. Perché fino a quando in Pannella ci sarà «un barlume o la speranza di un barlume, di volontà o di coscienza», tutto può ancora succedere. Anche che Pannella torni, almeno sull’eutanasia, a pensarla come la pensava prima. O addirittura che si converta del tutto: che bel finale sarebbe. Mai dire mai, e tante preghiere.
franz66 ha detto:
Scusa Giuliano, ma come cambiamo noi possono cambiare i personaggi pubblici :vedi Rutelli, da tempo non più radicale, Giuliano Ferrara, diventato da anni un leader prolife , Bondi dalla sinistra alla destra, Ilaria Occhini dal partito Radicale ai prolife laici di Ferrara, Alessandro Meluzzi dai comunisti ai radicali e ora cattolico , purtroppo della fazione che non piace troppo a me. Si potrebbe continuare con Emmanuel Melingo e oltre ma mi fermo qui .
Comunque anche i radicali di oggi non credo vogliano l’eutanasia scelta da altri, ma soltanto il diritto per chi non ne è capace, se lo vuole, di essere aiutato a suicidarsi . I radicali non volevano che si staccasse la spina a Welby perchè inutile ( così ci ragionava Hitler) ma perchè pensavano si dovesse rispettare quella che pare sarebbe stata la sua volontà . Penso che il sottoscritto non si sarebbe comunque prestato , ma è questo che vogliono i radicali. In altre parole eutanasia significa morte procurata in modo analgico, a prescindere dal perchè e per decisione di chi. Tanto quella che Hitler chiedeva per togliere di mezzo, tra i tedeschi stessi, le persone che trovava inutili, indegne della super razza , sgradevoli e di peso, che quella che può chiedere una persona nelle condizioni di Welby.
Non so quale sia stata invece la volontà reale di Eluana, almeno quando era in grado di avere una volontà. Tuttavia non escludo che Pannella possa essere contrario ancor oggi all’eutanasia imposta (quella di Hitler, ripeto ancora) , e in tal caso non si potrebbe neppure dire che sia cambiato. Il punto in cui i radicali sbagliano davvero sono le loro battaglie (purtroppo pure puntualmente vinte) dell’aborto . E pensare che parallelamente hanno combattuto o combattono tuttora per cause sacrosante, nelle quali c’è da sempre un grave disinteresse dei cattolici.
lilla ha detto:
Mi dispiace non stimo Pannella non mi interessa quello che dice e non condivido niente delle sue idee né di quelle della Bonino. Per me sono inesistenti.
giulianoguzzo ha detto:
Condivido la sua stessa perplessità generale, cara lilla. Buona domenica