Dove non arriva il Legislatore, tranquilli che ci pensa la magistratura. In Italia è infatti avvenuto già più volte che, con iniziative al limite dell’ingerenza, i giudici abbiano anticipato (o indebitamente stimolato) il Parlamento, ma che questo avvenisse anche per un versante delicato quale quello delle adozioni gay no, non era scontato. E invece è accaduto – informa il Corriere – in Emilia Romagna, con una bimba di tre anni data in affido temporaneo a «due uomini di mezza età, con un lavoro e un buon reddito, che convivono da tempo. Sono una coppia stabile e affidabile, secondo i servizi sociali, che hanno espresso parere favorevole al provvedimento» [1].
Benché taluni studi abbiano registrato tassi di rottura coniugale, per le coppie gay, superiori fino al 167% rispetto alle coppie eterosessuali [2], non dubitiamo che quella dei «due uomini di mezza età» sia una coppia «stabile e affidabile» – o almeno ci auguriamo che sia davvero così -, anche se delle perplessità rimangono. In particolare per quanto riguarda l’operato dei servizi sociali in questione, che evidentemente ignorano la vasta letteratura che da un lato certifica quanto sia rischioso, per un bambino, crescere senza una delle due figure genitoriali [3] e, d’altro lato, non solo non individua benefici per i minori che crescono con genitori omosessuali [4], ma ne segnala criticità [5].
Ma al di là dei responsi della ricerca – e benché un affidamento temporaneo non corrisponda ad una vera e propria adozione -, esiste un livello che ci permettiamo di definire intuitivo, di puro buon senso, che evidentemente né giudici né servizi sociali hanno considerato in modo adeguato. Anzitutto per quanto riguarda il rischioso precedente che con la loro decisione hanno generato ma soprattutto per le conseguenze paradossali che, con la loro scelta, hanno posto in essere: molto probabilmente sia i giudici, che gli operatori dei servizi sociali che gli stessi «due uomini di mezza età», sono potuti crescere con un padre ed una madre; e allora perché negare ad una bimba di tre anni, che non ha nessuna colpa, il diritto cui loro stessi hanno beneficiato?
Di qui un dubbio: avere un padre e una madre, da condizione ordinaria, è divenuto privilegio particolare, condizione occasionale, per non dire accidentale? Pare purtroppo di sì. Posto poi che si sta ragionando a livello generale – ergo, crescere con mamma e papà purtroppo non assicura ipso facto serenità -, il dubbio che viene è che si stia pericolosamente radicando l’idea che, dopotutto, «una coppia stabile e affidabile», anche omosessuale, sia una famiglia nel vero senso della parola. Un’idea della quale stanno tentando di convincerci in ogni modo, ma che non convincerà mai la natura, questa retrograda, che si ostina a far sbocciare la vita di un figlio solo dall’incontro di gameti maschili e femminili.
[1] Corriere della Sera, 15/11/2013, p. 21; [2] Cfr. Andersson G. – Noack T. – Seierstad A. – Weedon-Fekjær H. (2006) The demographics of same-sex marriages in Norway and Sweden. «Demography»; 43 (1): 79-98; [3] Cfr. Parke M. (2003) Are Married Parents Really Better for Children? What Research Says About the Effects of Family Structure on Child Well-Being. «Center for Law and Social Policy». Brief n.3; Nelson S. – Clark R.L. – Acs G. (2001) How Teenagers Fare in Cohabitating Couple and Blended Families.«New Federalism: National Survey of America’s Families. B-31»; Hoffmann J.P. – Johnson R.A. (1998) A National Portrait of Family Structure and Adolescent Drug Use. «Journal of Marriage and Family»; Vol. 60 (3): 633-645; «Le moderne scienze psicologiche, psichiatriche e psicanalitiche – specifica anche Mazzotta – hanno dimostrato la necessità di offrire al bambino un modello genitoriale costituito da un individuo di sesso maschile e uno di sesso femminile, al fine di uno sviluppo equilibrato della personalità». Mazzotta V. (2004) Le relazioni omosessuali in Italia. «Nuova giurisprudenza civile commentata»; II, 192; AA. VV. Two, one or no parents? (2013) «World Family Map Project», pp. 1-72; [4] Cfr. Marks L (2012) Same-sex parenting and children’s outcomes: A closer examination of the American psychological association’s brief on lesbian and gay parenting.«Social Science Research»; Vol. 41 (4):735-751; Lerner R. – Nagai A K. (2001) No Basis: What the Studies Don’t Tell Us About Same-Sex Parenting. Marriage Law Project, Washington D C; [5] Cfr. Allen D.W. (2013) High school graduation rates among children of same-sex households. «Review of Economics of the Household»; 11(4):635-658; Potter D. (2012) Same-Sex Parent Families and Children’s Academic Achievement. «Journal of Marriage and Family»; 74: 556 – 571; Regnerus M. (2012) How different are the adult children of parents who have same-sex relationships? Findings from the New Family Structures Study.«Social Science Research»; Vol. 41 (4):752–770; Allen D.W. – Pakaluk C. – Price J. (2012) Nontraditional Families and Childhood Progress Through School: A Comment on Rosenfeld «Demography»; doi: 10.1007/s13524-012-0169-x; Cameron P. (2009) Gay fathers’ effects on children: a review.«Psychological Reports»; 104(2):649-59; Deevy S. (1989) When mom or dad comes out. «Journal of Psycological Nursing»; 27: 34;
Vittorio ha detto:
Per quanto condivida la sostanza dell’articolo, devo dire che, in questo caso, il giudice non ha violato o forzato la legge, perché in Italia un minore può essere dato in affidamento sostanzialmente a chiunque abbia una fedina penale pulita e sia in condizioni di occuparsene, anche a single, per esempio.
Poi esistono anche tanti tipi diversi di affidamento, da un impegno minimo che consiste, per esempio, nell’occuparsi del minore un paio d’ore alla settimana fino ad un impegno paragonabile all’adozione.
E’ la legge, quindi, che non è abbastanza specifica (e devo ammettere che non sarebbe facile esserlo, viste le mille tipologie diverse che ci possono essere in questo campo), e si affida sostanzialmente alla capacità dei Servizi Sociali e dei magistrati minorili, che non di rado esprimono invece un orientamento completamente (e convintamente) allineato all’ideologia dominante (parlo per esperienza personale), che viene ben prima del bene delle persone assistite.
Così questi poveri bambini, già discriminati dalla sorte per non avere una famiglia di origine in grado di occuparsene, vengono discriminati una seconda volta dalle istituzioni, che non cercano il loro vero bene.
giulianoguzzo ha detto:
Ringrazio per l’osservazione condivisibile e pacata. Ha ragione, è vero: nessuna legge scritta è stata violata, ma la portata simbolica di questa decisione dei giudici – temo – non passerà inosservata e fungerà, per chi vorrà servirsene, da Cavallo di Troia per gli scopi che possiamo immaginare. Saluti.
Alida Vismara ha detto:
quanta ignoranza .. pensano che non cambia niente, perchè si continua a credere che l’omosessualiltà è genetica e perciò non influisce sulla psiche …La sessulità E’ SCIENTIFICAMENTE UN’EMOZIONE (tutta anche quella etero non è genetica o innata) che si forma durante la vita del bambino e poi dell’adulto … Le emozioni dipendono molto anche dal contesto famigliare e ambientale. Finchè si crede che è genetica come il colore della pelle si faranno sempre questi errori .. si pensa che 2 neri non possono far diventare bianco un bambino o viceversa. Ma non è la stessa cosa … Sono già 2 le persone, figli di coppie gay che conosco che hanno essi stessi sviluppato emozioni omosessuali. Verità scientifica sulla sessualità http://www.imbasciati.it/upload/brochure3.pdf
Alida Vismara ha detto:
Una bimba di tre anni in condizione di disagio familiare ha prima di tutto bisogno di una figura materna, di una donna da chiamare “mamma” a cui poteri affidare. Non le serve a niente un finto genitore 1 accoppiato con un finto genitore
Antony ha detto:
La procura per fortuna ha detto no!!!
zirpa ha detto:
In un articolo che parla di tetapia riparativa per gay praticando ippotetapia, in un paese o stato americano, la church cowboy, se ho scritto giusto, il commento a firma: alidach vismara dice, oltre le solite parole che conosciamo, che:….percio’ chi si convince che con i cavalli puo’ cambiare l’orientamento sessuale, puo’ cambiarlo veramente. NOTARE: CHI SI CONVINCE. Ora, simili parole e considerazioni, come considerarle? pericolose?
Francesca ha detto:
…scusa ma chi ritiene che l’omosessualità sia di eziologia genetica?! negli ambienti medici universitari che frequento nessuno… oppure dovranno dimostrarci che esiste un gene mutato che, quando viene espresso, provoca inclinazioni omosessuali!!
Ma ciò non è mai stato dimostrato pertanto per la scienza per ora non si può parlare di cause genetiche bensì di cause ambientali unitamente alla personalità dell’individuo, quest’ultima parzialmente determinata a livello genetico (i tratti della personalità, NON le tendenze omosessuali!).
Eccezione sono i casi di ermafroditismo genetico, di sindrome di insensibilità agli androgeni, e di altre patologie che possono minare l’identità di genere e sessuale di una persona in quanto compromettono lo sviluppo dei caratteri sessuali primari su base genetica, oppure sessuali su base anche ormonale ecc.
Ma questa non è omosessualità, è vera e propria patologia e non c’entra niente con le tendenze omosessuali.
L’eziologia delle tendenze omosessuali è psico affettiva, non genetica. C’è chi parla anche di istanze spirituali, “bio energetiche”, e questo discorso la scienza non lo può accettare, è pseudoscientifico ma non è detto che vi sia del vero sebbene la comunità scientifica occidentale non possa accogliere spiegazioni di tipo bioenergetico e spirituale. Oppure qualcuno dovrà dimostrare il contrario.
Francesco Tessadri ha detto:
http://pontilex.org/2013/10/guardatevi-le-spalle-dalla-casalinga-anti-gay/ alida vismara è campione nello sport di falsificare dati, ricerche e inventarsi statistiche inesistenti pur di paragonare pedofilia e omosessualità. ma del resto, è un affiliata della narth. guardatevo le spalle dalla casalinga anti gay. —- ps: la scienza è unanime nel dire che l orientamento sessuale si basa anche su vari fattori genetici. chi parla di “gene gay” dimostra solo un ignoranza abissale di genetica, in quanto sarebbe come parlare di “gene dell altezza”(anch esso inesistente). non esiste un singolo gene ma una moltitudine di fattori genetici.
Mario Succini ha detto:
Conosce tutti lei, vismara……una.elitaria!.
Strumentalizzare e/o riportare e/o diffondere.notizie.FALSE.e’ un REATO.
lilla ha detto:
Ho studiato e lavorato nell’ambito dell’assistenza sanitaria ai minori, sono madre e ho una vastissima esperienza con i bambini sia a livello psicologico che assistenziale, con bimbi diversamente abili, con bimbi che hanno anche patologie gravi e con bimbi sani, bimbi di altre nazioni e religioni. (i bambini sono tutti uguali)
E’ vero che la coppia madre e padre alle volte non garantisca la serenità del bimbo. Ma in nessun caso la serenità del bambino può essere garantita da persone che non hanno i requisiti per essere madre e padre, che sono l’essere in primo luogo un uomo ed una donna e poi avere tutte quelle attitudini che fanno dei due, genitori affidabili e responsabili.
Una persona omosessuale può essere migliore di una persona etero, questo è ovvio, ma questo non le attribuisce quei requisiti per garantire uno sviluppo equilibrato e naturale ad un bambino che per crescere psicologicamente sano ha necessità di un confronto con due individui distinti nella loro psicologia, identità e sessualità, pena il crescere in maniera disarmonica e invalidante.
Questa è la psicologia che segue le leggi della natura.
Se si vogliono intraprendere strade sperimentali mai percorse non mi sembra giusto far fare da cavie a dei bambini adottabili, già duramente provati da situazioni stressanti che con ogni probabilità già hanno intaccato parte della serenità dovuta ad un bimbo.
Proprio le istituzioni che devono tutelare il bene del minore, lo consegnano come cavia a situazioni che non garantiscono nessuna riuscita, dal momento che comunque non sono mai state sperimentate e studiate adeguatamente e seguite nel tempo per poterne riscontrare l’esito positivo, negativo o altri tipi di problematiche che possano sorgere.
Questo è immorale, fare esperimenti su bimbi che non possono difendersi, non possono scegliere e non sono tutelati da nessuno, se non da istituzioni senza buon senso, senza scrupoli e senza un adeguato studio, una letteratura o una sperimentazione scientifica sulla quale poggiare le argomentazioni per introdurre questo tipo di adozione e quindi una scelta a tutela del minore suffragata da solide garanzie.
Concludo dicendo che ci sono coppie di persone eterosessuali che attendono da anni, anni ed anni di adottare dei figli, perché non agevolare queste adozioni e evitare a queste famiglie iter mostruosi ed economicamente pesanti?
Inoltre sono persuasa che voler stravolgere la natura alla lunga abbia ripercussioni negative su tutta l’umanità, forse non vivrò abbastanza per vederle, spero che qualcosa o qualcuno fermi questa deriva. Grazie per l’ascolto.
Francesca ha detto:
Grazie a te per avere ben scritto il tuo pensiero. Sono d’accordo. Ci sono persone omosessuali (una tendenza che, se autentica, non dipende comunque da una loro scelta “a tavolino”) che sono moralmente migliori di persone eterosessuali. Ma qui non si sta parlando di come è una persona a livello morale, intellettivo ecc, si sta parlando del fatto se una coppia gay può o meno fornire ad un bambino/a un ambiente di crescita equilibrato.
Io due anni fa conobbi un ragazzo gay e ne parlammo. Lui si disse assolutamente contrario, sì, proprio lui e con lui molti altri omosessuali, all’adozione gay.
Ricordo che mi disse: – Guarda, per certe cose ci vuole una mamma, punto e basta -.
Se solo fosse data voce a questi omosessuali che, come dici tu, sono migliori di molti eterosessuali se non altro nell’umile ammissione di qualcosa che, per chi riesce a liberarsi di tanto indottrinamento mondano, è probabilmente un dato di fatto.
“dai frutti si vede l’albero”, peccato che in questo caso i frutti di tali permissioni saranno bambini e bambine, saranno futuri giovani adulti che svilupperanno, anche se spero vivamente di no, un sistema emotivo forse in parte distorto… non che quello di molti eterosessuali non lo sia, sia chiaro…ma allora perché rendere le cose ancora più complesse?
Ovviamente non ho niente contro le persone omosessuali, qui non si tratta di individui, qui si tratta di valutare un qualche tipo di ambiente famigliare, se è adatto o meno alla crescita limpida di un bambino, cosa che comunque neppure molte famiglie eterosessuali sono, il che è innegabile tanto quanto le cose che tu hai espresso…cordiali saluti a te.
lilla ha detto:
Si cara Francesco condivido quanto tu dici.
enrico d. ha detto:
E’ vero che magistrati tendono a “legiferare” o a creare precedenti. Talvolta stravolgendo la lettera e lo spirito di leggi, talvolta “stiracchiando” alcuni concetti per giungere a risultati “innovativi” , anche se formalmente corretti. Spesso però c’è anche lo zampino dei giornalisti e dei media in genere.
La notizia in oggetto, che riguarda un affidamento temporaneo, è ovunque riportata come se si trattasse di adozione. Anche chi apertamente si schiera contro, pare mettere la precisione in secondo piano rispetto alla notizia “clamorosa”, almeno nel titolo.
Affidamento e adozione sono istituti ben diversi, che rispondono a bisogni differenti. La cosa più utile, per chi vuole difendere il ruolo e la forma della famiglia, è fare chiarezza, e non prestarsi a confusioni e fraintendimenti. La notizia dell’affidamento di Bologna, dovrebbe essere presentata per quello che è: una non-novità. casi di bambini affidati a single, a istituti, a zie suore, a persone molto anziane o molto giovani…negli anni si è visto di tutto. E giustamente, perché è dovere del giudice individuare, volta per volta, la soluzione più adeguata.
A voler essere pignoli, o forse sarebbe meglio dire: a voler fare bene il mestiere del giornalista, sarebbe interessante appurare la vera forma del provvedimento. Non mi stupirei se, nero su bianco, l’affidamento sia in realtà avvenuto ad uno dei due componenti della coppia omosessuale (non chiamiamola famiglia!). saremmo di fronte ad un “banale” caso di affidamento a persona single (parente, amico, zio, o “zio”…poco importa). Se questa persona viene valutata adeguata, ed è disponibile al faticoso ruolo di affidatario, non ci sarebbe nulla di strano.
lilla ha detto:
La chiarezza e la verità sono sempre necessarie prima di esprimere opinioni riflessioni o giudizi.
Questo non toglie che sulle adozioni da parte di coppie omosessuali, al di là del caso particolare, io la penso come ho scritto sopra. Grazie per l’attenzione.
Piero ha detto:
Diciamo pero’ la verita’: queste situazioni si sono create perche’, sulla solita ‘spinta emotiva’, dovuta ad alcuni casi veramente pietosi, e sotto la spinta mediatica di alcuni VIP single, si e’ legiferato concedendo la possibilita’ di adottare anche ai “single” e allargando le maglie della legge precedente.
francesco ha detto:
Lei è un omofobo che distorce la realtà. per fortuna siamo in un mondo libero o apparentemente tale!
Francesca ha detto:
Ma che scrivi? Ma che c’entra?! L’omofobia non c’entra niente, se qualcosa è tale di fatto, allora va dimostrato e proclamato, ma smettiamola con questa omofobia che ormai la si nomina a sproposito (la si chiamasse in causa almeno quando serve, e invece no, la si nomina così, in modo inadeguato).
Azaria ha detto:
Francesco. Complimenti vivissimi per la profonditá delle sue argomentazioni. Scientificamente e logicamente inoppugnabili.
Sul “mondo libero” ha ragione a definirlo “apparentemente tale”, basta vedere il suo commento per capire che chiunque ha un’opinione diversa dalla massa (per giunta argomentata e con riferimenti) si dovrebbe piegare (secondo la sua assurda visione) alla presunzione ed all’oscurantismo di chi insulta (chiamando omofobo chiunque ragiona con la propria testa).
Fino a quanto ci saranno persone che agiscono come fa lei, il “mondo libero” sará sempre e solo “presunto tale”.
Mario Ferretti ha detto:
certo, certo, continua a credere alle favole. nel frattempo le uniche “prove di scienza” che porti sono qualche video su youtube e qualche libricino. ma gli studi? le ricerche a lungo termine che possano smentire quelle che durano the 30 anni a questa parte che han dimostrato palesemente il contrario? dove sono? non ne hai.
non siamo noi a dover dimostrare che l orientamento sessuale non è una scelta, poichè è gia dimostrato e continua tutt ora a esser dimostrato.
siete VOI a dover smentire 30 anni e passa di ricerca. e non ci riuscirete mai con ricerche inesistenti, qualche video buttato là, qualche testimonianza anonima e qualche setta.
si, cara mia, SETTA. perchè bloominglove, adamo creato(nuova creatura), gruppo lot, omosessualitàeidentità, narth, livingwater, exodus, sono SETTE. e checchè tu affermi la presenza anche di “non credenti”, è curioso che TUTTI, ma dico TUTTI, quelli che indicano l omosessualità come scelta (parlo delle associazioni citate), lo fanno in nome di un presunto Dio e utilizzano come scusa la bibbia e le personalissime ideologie religiose.
nondimeno, queste SETTE si fanno PAGARE per la terapia che praticano. che in svariati casi nemmeno è una terapia, ma sedute di preghiera e cose simili.
per non parlare del fatto che svariate di queste invitano a versare soldi come offerta all associazione.
tanto io ho gia dimostrato ampiamente che lei è puramente ingenua e mal informata, possibilmente si potrebbe definire “indottrinata”.
del resto lei sa solo postare copia e incolla delle stesse medesime cose, continuamente. 4 cose in croce con le quali pretende di smentire la psichiatria, la medicina, la psicologia e la pediatria mondiali di decenni.
beh mi spiace ma non funziona così. la gente SERIA ha già fatto ricerche a lungo termine e continua a farle, e l unico risultato è che le sue, cara alida, sono cialtronerie.
—
intanto luca di tolve, cara alida, per sua stessa ammissione, REPRIME I desideri omosessuali, il che non significa esser etero, vuol dire, appunto, esser repressi. non in senso dispregiativo, ma se si reprimono I desideri, non vuol dire di averli cancellati.
adamo creato in compenso è una creazione del sito UCCR. casualmente venuto fuori quando ormai luca di tolve non faceva più notizia. certo è che adamo creato tutt oggi ricalca praticamente gli articoli di UCCR, non ha un volto, non ha un nome, ma è puramente un profilo a scopo di lucro.
bloominglove è l ennesima associazione criminale.
lei forse cara alida non si è vista il servizio che mostra le sedute di preghiera per “guarire dall omosessualità”, praticate dal gruppo lot.
a pagamento , si intende.150 euro per la precisione.http://www.gaynews.it/articoli/Primo-piano/80575/Un-infiltrato-tra-i-terapeuti-di-gay-tra-preghiere-e-miracoli.html.
nondimeno, il gruppo lot indica come “segno di omosessualità” per I bambini maschi FARE LA PIPì DA SEDUTI.
inoltre vorrei ricordarle che di tolve, più che omosessuale, era una persona quantomeno con un ossessione compulsiva per il sesso, nonchè con problemi di relazione affettiva dovuti alla sua psiche, non certo all omosessualità.
tutti gli eventi che hanno portato di tolve , purtroppo, all HIV, è stata la SUA scelta di andare a letto a destra e a manca con chi gli capitava, e la sua frequenza assidua per I festini, et simila, era una SUA scelta anch essa.
di tolve non è di fatto rappresentativo ne come essere umano (nel senso che la maggioranza degli uomini non fa tali cose) ne come omosessuale(per il medesimo motivo).
il suo decadimento morale ed etico era dovuto a SCELTE SUE, e non all omosessualità di per sè.poichè gli omosessuali non si contraddistingono per ciò che ha contraddistinto di tolve.
adamo creato è praticamente identico. racconta gli stessi clichè che vedono l assenza del padre, la madre troppo presente, e cialtronerie varie.
ma dato che adamo creato di fatto non esiste se non come trovata pubblicitaria dell UCCR, non vale la pena di considerarlo.e lei alida, prima di dire “non è vero”, lo dimostri.
altrimenti adamo creato vale quanto come se io affermassi qui di esser il principe di inghilterra in veste anonima.
Mario Ferretti ha detto:
Vismara, strumentalizza le parole di imbasciati, che ha preso le distanze da qualnto lei afferma e sostiene. distorcere le informazioni e’ reato.